Notizia pubblicata il 06/01/2024, letta 621 volte

PETRIGNANO: FESTA GRANDE PER I 50 ANNI DELLA SOCIETA’ (IL VIDEO)


Il club biancorosso, su iniziativa del presidente Cavalagli e del vice Romoli, ha premiato i 15 presidenti che si sono succeduti dal 1972 a oggi in una serata con tanti aneddoti da ridere, dai gol in seggiovia di bomber Belillo, al campo in terra sintetic

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Giovedì 4 gennaio 2024

di Nicola Agostini

50 anni raccontati in una serata. Quella che l’Asd Petrignano, con in testa l’attuale presidente Fabio Cavalagli e il vice Claudio Romoli, ha organizzato per celebrare i 15 presidenti che hanno segnato il primo mezzo secolo di storia biancorossa.
LA STORIA - A partire dal primo presidente, il compianto Enzo Eugeni, nel lontano 1972 e la sua barberia, punto di ritrovo per tanti petrignanesi, primo fra tutti Francesco Lupetti che avrebbe ricoperto il ruolo di presidente due anni dopo. Applausi in sala per Alfio Antoniacci, così come per Alberto Fagotti, con il figlio Massimiliano a ritirare il riconoscimento in memoria del papà. E che dire di Silvio Fabrizi e la sua idea innovativa di portare anche le famiglie a pranzo con i giocatori in trasferta? Quattro stagioni al timone del club invece per Renato Ballarani e il suo bar ritrovo di tante generazioni di petrignanesi, passando per l’instancabile Graziano Ascani, fino ad arrivare ad Edoardo Nasini, il più longevo dei presidenti con le sue dieci stagioni al vertice, ricordato con il coro “Un presidente, c’è solo un presidente”.
E si arriva così al 1994 che segna il trienno presidenziale di Ornelio Ascani, figura di riferimento anche per il Comitato Regionale Umbro, e il suo baffo modello, passando per il bienno targato Walter Pierelli, grande fautore della collaborazione fra tutte le associazioni del paese. Applausi anche per Mauro Mosconi, tuttora in prima linea con il figlio Alessandro capitano della prima squadra, passando per Fausto Collarini, il primo presidente a portare il Petrignano in Eccellenza, vincendo anche due coppe disciplina. Sotto la sua gestione è nato anche il sintetico che tuttora fa di Petrignano uno dei migliori impianti a livello strutturale. A chiudere la dinastia Eugeni, da Massimiliano, che ha salutato tutti dalle piste di Madonna di Campiglio, fino a Gianni e Walter.
LE STELLE E IL SENSO DI APPARTENENZA - 50 anni di storia fra Eccellenza e Terza categoria per una società che ha cresciuto un giocatore in grado di arrivare in serie A come Michele Tardioli e ha segnato il rilancio di un bomber come Matteo Brunori, ora protagonista in serie B a Palermo.
Un paese che, nel post covid, si è ritrovato ripartendo dai suoi giovani con un senso di appartenenza forte testimoniato dal piccolo Ermanno, 11 anni, che, per Natale, ha regalato a capitan Mosconi un ritratto di una sua esultanza. Un vizio di famiglia, verrebbe da dire, visto che Ermanno è il nipote di Roberto Famiani, premiato come giocatore con più presenze con la maglia del Petrignano. L’allenatore con più panchine è invece Danilo Velini che ha dato il là a una serie di aneddoti tutti da ridere.
GLI ANEDDOTI TUTTI DA RIDERE - A partire da bomber Belillo, in grado di arrivare al campo con gli sci in macchina e strappare a mister Crivelli la promessa che, se avesse segnato 3 gol alla fine del primo tempo, sarebbe potuto partire per la montagna. Al 45’ Petrignano-Subasio 3-0 con tripletta del puntero folignate e macchina in moto destinazione Canazei. O il famoso campo in terra sintetica che per poco non fece saltare l’accordo con l’ex Ternana Zanolla, colpo di mercato dell’indimenticato ds Enrico Gambelunghe. E cosa c’è di meglio che una bella preparazione sulle note dei Bersaglieri, come voluto da mister Serlupini? Riconoscimenti speciali anche per una bandiera come Maurizio Rossi e per l’attuale responsabile del settore giovanile Simone Cairoli.
Sedicesimo presidente, senza premio, per il momento, l’attuale numero uno Fabio Cavalagli, in carica dal luglio 2022. Lui il premio spera di prenderselo a fine stagione con il salto in Promozione. Alla fine del girone d’andata il Petrignano, allenato da Sandro Ballarani, è infatti primo, imbattuto e a più 10 sull’Arna prossimo avversario. Guai però a pronunciare la fatidica parola...