Notizia pubblicata il 09/11/2023, letta 320 volte

DA GUARDEA: “CHIEDIAMO RISPETTO DAGLI ARBITRI”


Riceviamo e pubblichiamo la nota con cui il Guardea chiede maggior rispetto da parte dei direttori di gara. “Non possiamo essere continuamente provocati da chi dovrebbe garantire in modo imparziale il corretto svolgimento delle partite”

Mercoledì 8 novembre 2023
Riceviamo e pubblichiamo la nota con cui il Guardea chiede maggior rispetto da parte dei direttori di gara.

“Il Guardea non ha mai cercato né mai cercherà alibi all'indomani delle proprie deludenti prestazioni, specie in un campionato di buon livello come quello di Promozione nel quale vogliamo esclusivamente fare la nostra parte. Il nostro intervento Non è una critica rispetto alla Ducato, affrontata domenica scorsa, che anzi ci ha accolto in maniera ottima (e che ringraziamo aspettandola con altrettanta ospitalità al ritorno).
Noi siamo contro la violenza in ogni sua forma, ma non possiamo essere continuamente provocati da chi dovrebbe garantire in modo imparziale il corretto svolgimento delle gare. La nostra iscrizione e la permanenza in campionato sono frutto di grandi sacrifici e non troviamo accettabile che vengano vanificati dalla terna arbitrale!
Esigiamo il rispetto che ogni squadra merita e non le risate o atteggiamenti verbali irrisori dell’arbitro e degli assistenti alle nostre proteste come è accaduto nella gara di ieri dove il capitano è stato più volte invitato a fare silenzio in modo provocatorio e con gestualità plateali e non consone ad un rapporto di rispetto reciproco.
Addirittura, per la prima volta dopo anni di militanza in questo importante campionato, non è stato consentito al secondo dirigente di andare in panchina, come invece previsto, perché ci è stato detto che gli “ospiti” non possono inserirlo nella lista di presentazione gara!
Non essendo la prima volta che succede ci teniamo a sottolineare che rappresentare un piccolo paese di 1500 abitanti non può essere un alibi, né un’attenuante, quando si affrontano squadre che rappresentano grandi città umbre e società con un blasone più grande del nostro. Siamo una piccola realtà che chiede rispetto e considerazione al pari degli altri club militanti nel campionato di Promozione, nulla di più”.