Notizia pubblicata il 08/11/2012, letta 2997 volte

NOCERA-SAN VENANZO SI GIOCA A CASA MORTARO


La telefonata immaginaria fra il bomber Simone (a sinistra nella foto) e il fratello Peter di fronte domenica. «Al bar hanno quotato un mio gol su pallonetto». «Tu prepara il Profitterol»

FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA
di Nicola Agostini

Domenica prossima in Eccellenza si gioca Nocera-San Venanzo. Di fronte ci saranno Peter Mortaro, 27 enne portiere del San Venanzo e il fratello Simone, 23 anni, bomber del Nocera. I due si sfidano per la prima volta. Abbiamo immaginato una telefonata fra i due a tre giorni di distanza dal match.
PETER: «Pronto?».
SIMONE: «Cercavo il Freddo...».  
P: «L’hai trovato»
S: «Sei pronto per domenica?»
P: «Macchè, mi sono anche fatto male...»
S: «Allora dillo che te la fai sotto. Mancano tre giorni e già inizi a trovare scuse»
P: «Oggi faccio un’ecografia, ho un problemino muscolare ma stai tranquillo che contro di te gioco anche con le stampelle»
S: «Mi sembra di vederti...»
P: «Guarda che sei te quello che sente le partite. Il poeta di Facebook avrà già cominciato a postare chissà che frasi...»
S: «Io sono tecnologico, mica come te...».
P: «Ah, ah... infatti chi te l’ha aggiustato l’ultima volta il pc?»
S: «Ma sennò i fratelli più grandi a che servono? Ma stai male davvero?».
P: «No tranquillo, solo un fastidio all’inguine».
S: «Allora domenica con questa scusa non uscirai dalla porta. Non ti posso fare un pallonetto»
P: «Dagli co sta storia del pallonetto. Tanto non mi segni... Ma lo sai che al bar di Sauro a San Venanzo hanno fatto le quote per domenica?».
S: «Le quote?»
P: «Sì, l’hanno fatte Massimino e Michelino. Si può giocare il gol tuo, il pallonetto, il rigore parato da me... Tutto senza soldi eh»
S: «Il rigore parato sarà minimo a 40... Neanche quando avevi 4 anni me li paravi. E ti ricordo che c’è anche il filmato su Facebook»
P: «Ridagli co sto Facebook. Guarda che due domeniche fa contro l’Orvietana ne ho parato uno...»
S: «E io invece l’ho sbagliato contro il Gualdo... Ah, a proposito, grazie ancora del messaggio»
P: «Lo sai che ti voglio bene»
S: «Certo che lo so, per me sei stato come un babbo. Anche quando mettevi il lucchetto al tuo armadio per non farmi prendere i vestiti»
P: «No, dico, ti ricordi che fine gli facevi fare? Appena mettevi qualcosa tu era subito da buttare. Vuoi che ti faccio ripensare a quella volta che hai fatto stringere i pantaloni alla mamma senza dirmi niente?»
S: «Erano più trendy»
P: «Sì ma erano i miei... Che pazienza che ci vuole. Domenica te le faccio scontare tutte...»
S: «Ok, così io ti faccio il cucchiaio se c’è un rigore»
P: «Provaci, così ti meno come da piccoli quando mi segnavi sulla porta del garage».
S: «Ma dopo la partita vieni a cena a casa mia con Laura?»
P: «Ah, ho capito, mi tocca anche cucinare. A meno che non voglio mangiare la pasta con i wurstel...»
S: «Tranquillo, andiamo al ristorante»
P: «E chi paga?» 
S: «Tu, dopo che avrai perso»
P: «E se vinco?»
S: «Guardati le quote da Sauro e capirai... Già ti avverto, se segno voglio una stecca di sigarette»
P: «Sì ciao, devi smettere di fumare, te l’ho detto mille volte»
S: «Che fratello serio che ho...»
P: «Gnomo, io vado a letto che domattina alle 4 mi alzo. Io faccio l’elettricista, mica il giocatore come te. Ma, se domenica non mi segni, prepara pure 2 kg di Profitterol e una bottiglia di Coca cola»
S: «Tranquillo, quelli sono pronti anche se segno. Per te questo e altro. Domenica mattina però non ti chiamo, già te lo dico»
P: «Poi sono io che me la faccio sotto eh... Leggerò quello che scriverai su Facebook. Buonanotte poeta». S: «Notte Freddo, e non fare gli incubi con il cucchiaio...»