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DA PIETRALUNGA: "TIFARE SEMPRE, OFFENDERE MAI"

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Il patron della Pietralunghese Giuliano Martinelli stigmatizza il comportamento di alcuni tifosi che ieri, durante la partita persa per 4-0 contro il Pierantonio, hanno rivolto offese ai giocatori rossoblù. "In tribuna ci sono bambini, mamme e sorelle..."

Lunedì 21 ottobre 2024
di Nicola Agostini

“Tifare sempre, ma offendere così pesantemente i nostri calciatori mai!”. Prende le distanze Giuliano Martinelli, patron della Pietralunghese, rispetto al comportamento di una minima parte della tifoseria pietralunghese che ha rivolto offese nei confronti dei giocatori della squadra durante la partita di ieri che ha visto il Pierantonio imporsi per 4-0 al Martinelli.
“Mi piace ricordare – ha proseguito Martinelli – che eravamo belli e rumorosi e non lo squallido spettacolo a cui ho assistito domenica con epiteti e offese personali rivolti a dei ragazzi poco più che ventenni (alcuni neanche), colpevoli di aver perso contro la prima in classifica che, tra l’altro, ha giocato una grandissima gara. Ma che insegnamento diamo?”
“Lo sapete – ha proseguito Martinelli rivolto alla frangia di tifosi della Pietralunghese coinvolti nella contestazione – che in tribuna ci sono fratelli, sorelle, mamme, babbi, figli, nonni, nipoti, zii, mogli, fidanzate, amici? Lo sapete benissimo che avete offeso anche loro. Se vincere, divertirsi, ricreare squadre amatoriali, juniores e di tutti i settori giovanili, cercare di emergere in categorie a noi sconosciute deve servire a scatenare il peggio che c’è in ognuno di noi, forse è meglio fare una riflessione”.
“Un grazie sincero a chi ha tifato e si è arrabbiato per la grande passione – ha concluso il patron della Pietralunghese –, senza essere maleducato e, per fortuna, si tratta del 90 per cento dei tifosi. Forza Pietralunghese”.

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