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I liguri della Fezzanese per la prima volta con le 3 umbre, 2 laziali (Flaminia e Ostiamare) e 12 toscane. Coppa: si comincia il 25 agosto con Acf Foligno-Orvietana. La vincente tornerà in campo l’1 settembre a Trestina

Venerdì 2 agosto 2024
di Nicola Agostini

Due squadre dal Lazio, Flaminia e Ostiamare, una dalla Liguria, la Fezzanese, dodici dalla Toscana, Aquila Montevarchi, Figline, Follonica Gavorrano, Ghiviborgo, Grosseto, Livorno, Poggibonsi, San Donato Tavarnelle, Sangiovannese, Seravezza, Siena e Terranuova Traiana sono le avversarie delle tre umbre di serie D, Acf Foligno, Orvietana e Trestina, nel girone E 2024-2025.
Una composizione che, di fatto, ha riservato una sola vera sorpresa, l’inserimento della Fezzanese.
Il campionato di serie D inizierà domenica 8 settembre ma la stagione ufficiale prenderà il via domenica 25 agosto con il turno preliminare di coppa che vedrà l’Acf Foligno ospitare l’Orvietana. La vincente se la vedrà, domenica 1 settembre, nel primo turno con il Trestina.
“Non ho ben capito l’inserimento della Fezzanese – sottolinea subito il presidente dell’Orvietana Roberto Biagioli – anche perché serve solo ad aumentare i costi. Ci troviamo una trasferta ancora più lontana. Però non serve a nulla lamentarsi. Resta sempre un girone affascinante, che ormai conosciamo bene, con piazze blasonate. Starà a noi farci trovare pronti”.
“La Fezzanese – fa notare il vicepresidente del Trestina Valerio Galizi – non ce l’aspettavamo. É un girone molto competitivo e la cosa che più mi piace è che si è tornati ad un raggruppamento interregionale. Due sole regioni, francamente, erano troppo poche. Sappiamo bene che ci sarà da sudare per centrare l’obiettivo e siamo pronti a farlo”.
“Per noi – precisa il ds dell’Acf Foligno Filippo Petterini – è un onore sfidare formazioni blasonate come Siena, Grosseto, Livorno. Arriviamo con grande umiltà ma anche con tanta voglia di fare bene. L’esordio stagionale in coppa in casa contro l’Orvietana. Noi cercheremo di farci trovare pronti, speriamo che lo sia anche lo stadio Blasone. Se così non fosse, ci dispiacerebbe davvero, perché, purtroppo, questa è l’unica circostanza che non dipende da noi”.