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PANICHI-CACCAVALE, IL VIDEO DELL'AGGRESSIONE A FINE PARTITA!

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L'attaccante del Sansepolcro ha riportato un trauma cranico dopo una rissa a fine gara con il difensore della Pontevecchio: “Mi sono solo difeso”. La replica: "Io non ho alzato le mani". GUARDA IL VIDEO!

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di Nicola Agostini
Un dopo gara tutt'altro che tranquillo al Buitoni. La partita è appena finita con ilSansepolcro che ha battuto 2-0 la Pontevecchio. Sugli spalti si accende un parapiglia che vede coinvolta la madre di Lorenzo Panichi, attaccante del Sansepolcro, e la moglie di Maurizio Caccavale, difensore della Pontevecchio. I due già dopo mezzora di gioco erano venuti a contatto con Panichi che aveva incassato un colpo perdendo un dente. A fine gara, mentre Caccavale si avvia al controllo antidoping e Panichi resta in campo cercando il dente, vola qualche insulto fra le due donne che si ritrovano vicine in tribuna. Nella bagarre viene coinvolta anche la suocera di Caccavale e il figlio di 4 anni. A quel punto anche Caccavale si avvicina alla moglie e Panichi, insieme al padre, si avvicinano alla madre. Poi la colluttazione generale. A farne le spese Panichi che è stato trasportato all'ospedale di Sansepolcro, dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico e la suocera di Caccavale, ricoverata per un malore. 
“E' stato un episodio spiacevole – spiega il responsabile dell'area tecnica del Sansepolcro Francesco Panfili -. Sinceramente non ho visto direttamente quanto accaduto ma posso solo dire che Panichi è stato costretto a fare una Tac e credo che questo sia già di per sé sufficiente per capire quanto accaduto...”.
Il giocatore comunque è stato dimesso in serata con la Tac che ha escluso complicazioni. 
“Io non ho fatto altro che difendermi – spiega dal canto suo Caccavale - ho sentito volare qualche insulto verso mia moglie, mi sono avvicinato, ho sentito anche degli insulti verso mio figlio e subito dopo sono stato colpito. A quel punto ho reagito. Panichi? Non so neanche chi sia. Io ho solo difeso mia moglie, il mio bambino e mia suocera che ora si ritrova ricoverata in ospedale. Penso che  qualche responsabilità da parte del Sansepolcro, che ha permesso ai suoi sostenitori di venire a contatto con i nostri tifosi, ci sia”. 
A sedare la rissa sono intervenute subito le forze dell'ordine. 
All'indomani la società del Sansepolcro ha pubblicato una nota in replicaalle dichiarazioni rese da Caccavale. "Premesso che lo stadio “Buitoni di Sansepolcro” è omologato dalla Lega Calcio con parcheggi, biglietterie e spalti separati, nel fine partita vengono aperti solo i cancelli per le uscite ma non quelli per l’accesso agli spogliatoi e il cancello che separa gli stessi dalla gradinata ospiti è apribile solo dall’interno.
Durante la gara il giocatore del Sansepolcro Lorenzo Panichi si spezzava un dente con una gomitata su un contrasto di gioco.
Nel tranquillo fine partita il pubblico ponteggiano stava defluendo pacatamente verso l’uscita che porta al parcheggio ospiti. La mamma del giocatore 19enne, naturalmente preoccupata risaliva percorrendo le gradinate verso gli spogliatoi per avere notizie del figlio. Per banali motivi è cominciata una discussione con una signora che usava atteggiamenti provocatori rivelatasi poi la compagna di Caccavale.
Il suddetto giocatore della Pontevecchio è uscito di corsa dal recinto degli spogliatoi aprendo il cancello che da sulle gradinate e mettendo le mani addosso alla mamma di Panichi, insultandola pesantemente, la quale richiedeva l’intervento dei Carabinieri. Il giocatore del Sansepolcro Panichi vedendo la scena, a sua volta è corso per sapere cosa stesse succedendo. Per tutta risposta è stato aggredito da Caccavale con violenti pugni alla testa, calci e schiaffi in volto che gli causavano escoriazioni e traumi. Assistevano alla scena anche la suocera e figli di Caccavale, Polizia e Carabinieri, che trattenevano a stento il Caccavale ormai in preda a stato isterico. Nessuna reazione da parte di Panichi.
I documenti filmati sono chiarissimi: c’è solo una persone che alza le mani e pugni, quindi vi pregheremmo di non parlare di rissa né quantomeno di tafferugli, nessuno di Sansepolcro ha alzato le mani.
Fatti come questi esulano dal mondo del calcio come lo concepiamo a Sansepolcro. I fatti sono documentati dagli organi di Pubblica Sicurezza e Carabinieri presenti tra la folla".

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