Mercoledì 7 giugno 2023
di Nicola Agostini
Appena comunicata la notizia della sua decisione di appendere gli scarpini al chiodo, a 40 anni, per iniziare la carriera da allenatore, gli ormai ex compagni di Ellera, Mantignana, Pierantonio, San Marco Juventina, Capocavallo e San Sisto, hanno voluto festeggiarlo, organizzando una bella amichevole.
Organizzazione degna di una finale di Champions, con il Ragni di Soccorso di Magione, dove tra poco inizierà la sua carriera da allenatore, sulla panchina del Ventinella, a fare da teatro all’evento. Giacomo Mogini si è anche commosso nel ritrovare chi, insieme a lui, ha scritto belle pagine del calcio dilettantistico umbro.
Da una parte Andrea Rossi, Giugliarelli, Sargenti, Giacomo Mogini, Urbani, Mecarelli, Polidori, Lavoratori, Gibbs, Mariani, Antonio Spiaggia, Francesco Rossi, Antonini, Ragni, Mattia Mogini e Gabriele Spiaggia.
Dall’altra Farinelli, Radi, Cosci, Stella, Fiorucci, Pasqualoni, Bececco, Nuti, Marri, Poccioli, Lucio Dj, Battistoni, Calcagni, Dongarrà, Biagini, Missaglia e Segoloni.
In campo, incredibile ma vero, è stato proprio capitan Mogini, che ha giocato un tempo con una squadra ed un tempo con l’altra, ad aprire le danze beffando Andrea Rossi dopo un uno-due d’alta scuola. Pari siglato dal figlio d’arte Gabriele Spiaggia, classe 2012, ma con colpi già migliori del papà Antonio.
Da un figlio d’arte all’altro perché, in una sorta di passaggio di consegne, è Mattia Mogini a riportare avanti la squadra A. La verve dei due under ha messo in difficoltà e non poco gli anzianotti in campo, con il buon Bececco che in diverse situazioni se l’è cavata usando tutto il suo mestiere.
La buona notizia poi è che il meteo ha regalato un bel sole, con nuvole e fulmini che sono rimasti all’orizzonte, mettendo comunque paura al buon Urbani. Non sono passate inosservate anche le ottime prestazioni fra i pali di Angelo Biagini e Davide Antonini, pronti a riciclarsi come portieri in una seconda carriera di fatto già iniziata.
Pari definitivo siglato da Pasqualoni per il 2-2 che ha dato il via ad un terzo tempo da applausi. Triplice fischio dettato dai profumi che arrivavano dalla cucina vista l’assenza dell’arbitro.
Niente arbitro, ed ecco che dal fischietto, al fiaschetto a bordocampo, è un lampo. Brindisi a go go e regali ad hoc per l’ormai ex capitano: targa ricordo, buono in un centro benessere per accontentare la moglie chiamata ad accudirlo dopo le sconfitte, cronometro, fischietto, lavagnetta e… in bocca al lupo mister!