FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA
di Nicola Agostini
Domenica prossima in Eccellenza si gioca Nocera-San Venanzo. Di fronte ci saranno Peter Mortaro, 27 enne portiere del San Venanzo e il fratello Simone, 23 anni, bomber del Nocera. I due si sfidano per la prima volta. Abbiamo immaginato una telefonata fra i due a tre giorni di distanza dal match.
PETER: «Pronto?».
SIMONE: «Cercavo il Freddo...».
P: «L’hai trovato»
S: «Sei pronto per domenica?»
P: «Macchè, mi sono anche fatto male...»
S: «Allora dillo che te la fai sotto. Mancano tre giorni e già inizi a trovare scuse»
P: «Oggi faccio un’ecografia, ho un problemino muscolare ma stai tranquillo che contro di te gioco anche con le stampelle»
S: «Mi sembra di vederti...»
P: «Guarda che sei te quello che sente le partite. Il poeta di Facebook avrà già cominciato a postare chissà che frasi...»
S: «Io sono tecnologico, mica come te...».
P: «Ah, ah... infatti chi te l’ha aggiustato l’ultima volta il pc?»
S: «Ma sennò i fratelli più grandi a che servono? Ma stai male davvero?».
P: «No tranquillo, solo un fastidio all’inguine».
S: «Allora domenica con questa scusa non uscirai dalla porta. Non ti posso fare un pallonetto»
P: «Dagli co sta storia del pallonetto. Tanto non mi segni... Ma lo sai che al bar di Sauro a San Venanzo hanno fatto le quote per domenica?».
S: «Le quote?»
P: «Sì, l’hanno fatte Massimino e Michelino. Si può giocare il gol tuo, il pallonetto, il rigore parato da me... Tutto senza soldi eh»
S: «Il rigore parato sarà minimo a 40... Neanche quando avevi 4 anni me li paravi. E ti ricordo che c’è anche il filmato su Facebook»
P: «Ridagli co sto Facebook. Guarda che due domeniche fa contro l’Orvietana ne ho parato uno...»
S: «E io invece l’ho sbagliato contro il Gualdo... Ah, a proposito, grazie ancora del messaggio»
P: «Lo sai che ti voglio bene»
S: «Certo che lo so, per me sei stato come un babbo. Anche quando mettevi il lucchetto al tuo armadio per non farmi prendere i vestiti»
P: «No, dico, ti ricordi che fine gli facevi fare? Appena mettevi qualcosa tu era subito da buttare. Vuoi che ti faccio ripensare a quella volta che hai fatto stringere i pantaloni alla mamma senza dirmi niente?»
S: «Erano più trendy»
P: «Sì ma erano i miei... Che pazienza che ci vuole. Domenica te le faccio scontare tutte...»
S: «Ok, così io ti faccio il cucchiaio se c’è un rigore»
P: «Provaci, così ti meno come da piccoli quando mi segnavi sulla porta del garage».
S: «Ma dopo la partita vieni a cena a casa mia con Laura?»
P: «Ah, ho capito, mi tocca anche cucinare. A meno che non voglio mangiare la pasta con i wurstel...»
S: «Tranquillo, andiamo al ristorante»
P: «E chi paga?»
S: «Tu, dopo che avrai perso»
P: «E se vinco?»
S: «Guardati le quote da Sauro e capirai... Già ti avverto, se segno voglio una stecca di sigarette»
P: «Sì ciao, devi smettere di fumare, te l’ho detto mille volte»
S: «Che fratello serio che ho...»
P: «Gnomo, io vado a letto che domattina alle 4 mi alzo. Io faccio l’elettricista, mica il giocatore come te. Ma, se domenica non mi segni, prepara pure 2 kg di Profitterol e una bottiglia di Coca cola»
S: «Tranquillo, quelli sono pronti anche se segno. Per te questo e altro. Domenica mattina però non ti chiamo, già te lo dico»
P: «Poi sono io che me la faccio sotto eh... Leggerò quello che scriverai su Facebook. Buonanotte poeta». S: «Notte Freddo, e non fare gli incubi con il cucchiaio...»